Cos'è la fibromialgia?
La fibromialgia è una condizione medica complessa che coinvolge molteplici sistemi del corpo. Non è una
malattia infiammatoria o degenerativa del sistema muscoloscheletrico, come l’artrite, ma piuttosto una
sindrome del dolore cronico. Il termine "fibromialgia" deriva dal latino "fibra" (tessuto fibroso) e dal
greco "myo" (muscolo) e "algos" (dolore), quindi il fibromialgia significato si riferisce letteralmente al
"dolore nei muscoli e nei tessuti fibrosi".
Dal punto di vista clinico, la sindrome si manifesta principalmente con dolore cronico diffuso,
affaticamento, disturbi del sonno e, in alcuni casi, problemi cognitivi noti come "fibro-fog", una
condizione che influenza la memoria e la capacità di concentrazione. Questa condizione viene definita
"cronica" poiché persiste per lunghi periodi, spesso per tutta la vita del paziente.
Dolore fibromialgia: caratteristiche e impatto
Uno degli aspetti più debilitanti della malattia è il dolore cronico e generalizzato che viene percepito come
intenso e continuo. I dolori da fibromialgia possono essere descritti come una sensazione di bruciore,
crampi o un dolore profondo nei muscoli, con l’aggravante di un’ipersensibilità agli stimoli dolorosi, anche
quelli lievi. Questa ipersensibilità è conosciuta come "allodinia", una condizione in cui il paziente prova
dolore anche in risposta a stimoli che normalmente non causerebbero alcun fastidio.
Il dolore della fibromialgia è multifattoriale e spesso esacerbato da fattori esterni come lo stress, i
cambiamenti climatici e la mancanza di sonno. In alcune persone, si manifesta come un dolore fibromialgia
reumatica, in quanto i pazienti riferiscono che il dolore somiglia a quello che si prova nelle condizioni
infiammatorie reumatologiche, anche se, come anticipato, la fibromialgia non comporta infiammazioni.
Cause della fibromialgia
Le cause della fibromialgia non sono ancora completamente comprese, ma la ricerca suggerisce che esistono
numerosi fattori coinvolti. Tra questi, si ipotizza un’alterazione nella percezione del dolore a livello del
sistema nervoso centrale, che porta a una sensibilizzazione del sistema nervoso stesso. Alcuni studi hanno
evidenziato anomalie nei livelli di neurotrasmettitori come la serotonina e la noradrenalina, che giocano un
ruolo fondamentale nella modulazione del dolore.
Altri fattori includono predisposizioni genetiche, infezioni virali e traumi fisici o emotivi. La
fibromialgia da stress, ad esempio, si manifesta spesso in seguito a periodi prolungati di stress
psicologico o fisico, suggerendo una forte correlazione tra il sistema nervoso centrale e lo sviluppo della
sindrome.
Sintomi della fibromialgia
Sebbene il sintomo principale sia il dolore, la fibromialgia è una condizione multisistemica. Oltre ai dolori
da fibromialgia, i pazienti sperimentano stanchezza cronica, insonnia o disturbi del sonno e, come
menzionato, problemi cognitivi. Il dolore può essere acuto, cronico o intermittente e può variare in
intensità e localizzazione.
Altri sintomi includono rigidità muscolare, soprattutto al mattino, disturbi digestivi come la sindrome
dell'intestino irritabile, mal di testa e ansia. La fibromialgia cronica può essere debilitante e
influenzare negativamente la qualità della vita dei pazienti. Nonostante ciò, i sintomi della fibromialgia
non causano danni permanenti ai tessuti corporei, distinguendola da altre malattie degenerative.
Diagnosi della fibromialgia
Diagnosticare la fibromialgia può essere una sfida a causa della mancanza di test specifici e della
sovrapposizione con altre malattie croniche. Attualmente, la diagnosi viene effettuata principalmente
attraverso l’esclusione di altre patologie e l’identificazione di specifici criteri clinici.
Uno dei metodi più comuni per diagnosticare la fibromialgia è il test dei “punti dolorosi” (tender points),
dove il medico verifica la presenza di dolore in almeno 11 su 18 punti specifici del corpo. Tuttavia, con
l’evolversi della ricerca, questo metodo è stato in parte sostituito da una valutazione più completa che
include la gravità e la diffusione dei sintomi del paziente.
Trattamento della fibromialgia
Non esiste una cura definitiva per la fibromialgia, ma vari trattamenti sono stati sviluppati per aiutare a
gestire i sintomi. Il trattamento è spesso multimodale e può includere farmaci, terapie fisiche e supporto
psicologico.
Farmaci come antidepressivi e antiepilettici vengono comunemente prescritti per aiutare a regolare i livelli
dei neurotrasmettitori nel cervello, riducendo la percezione del dolore. Anche gli analgesici e gli
antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere utilizzati per gestire il dolore, anche se i loro
effetti a lungo termine sono limitati. In alcuni casi, vengono utilizzati farmaci specifici per la
fibromialgia acuta, se i sintomi sono particolarmente intensi.
Un approccio innovativo non farmacologico è rappresentato dal dispositivo SRT, progettato specificamente per
alleviare il dolore generalizzato e l'affaticamento nei pazienti affetti da fibromialgia. Questo dispositivo
utilizza una tecnologia di stimolazione vibro-tattile, inviando leggere vibrazioni meccaniche al sistema
nervoso per ridurre i sintomi della malattia. Questa opzione offre un'alternativa sicura e non farmacologica
per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Altre terapie non farmacologiche, come la fisioterapia e la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), possono
inoltre avere un impatto positivo nella gestione della condizione. Anche l'esercizio fisico moderato, come
lo stretching e il nuoto, ha dimostrato di essere efficace nel ridurre il dolore muscolare e migliorare la
qualità della vita dei pazienti. Il trattamento della fibromialgia muscolare si concentra in particolare su
strategie di rilassamento e allungamento dei muscoli, evitando il sovraccarico fisico.
Impatto della fibromialgia sulla qualità della vita
La fibromialgia ha un impatto significativo sulla vita quotidiana dei pazienti. L'affaticamento cronico, il
dolore diffuso e i disturbi del sonno compromettono la capacità di svolgere attività quotidiane, lavorative
e sociali. Inoltre, la mancanza di comprensione della malattia da parte della società e, in alcuni casi,
degli stessi medici, può portare a un isolamento sociale e a disturbi psicologici come depressione e ansia.
L'interazione tra il sistema nervoso centrale e il sistema endocrino gioca un ruolo centrale nello sviluppo e
nella gestione della fibromialgia da stress, un aspetto su cui la ricerca continua a concentrarsi. Lo stress
cronico, infatti, può aggravare i sintomi, creando un circolo vizioso difficile da interrompere.
Fibromialgia degenerativa: un mito da sfatare
Uno dei concetti errati più comuni è che la fibromialgia sia una malattia degenerativa, portando i pazienti a
temere un peggioramento costante dei loro sintomi nel tempo. Tuttavia, la fibromialgia degenerativa è un
termine improprio, poiché, nonostante la natura cronica della malattia, non vi è alcuna evidenza scientifica
che suggerisca una progressione degenerativa dei tessuti o delle articolazioni nei pazienti affetti da
questa sindrome.
Fibromialgia reumatica: differenze e similitudini
Sebbene la fibromialgia venga spesso confusa con altre malattie reumatologiche, come l’artrite reumatoide, è
importante notare che non causa infiammazione o danni strutturali. Il termine fibromialgia reumatica può
essere utilizzato in modo improprio per descrivere il dolore simile a quello di una condizione reumatica, ma
dal punto di vista medico la fibromialgia è considerata una sindrome del dolore piuttosto che una malattia
infiammatoria.
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